“Il luogo deputato alla formazione della volontà collettiva dei condomini è l’assemblea, non una chat”

Una recente pronuncia del Tribunale Ordinario di Velletri ha ribadito l’ovvio, e cioè che la chat condominiale, laddove costituita, non ha alcun valore giuridico e non può sostituire l’assemblea condominiale prevista dalla normativa. La chat non può in alcun modo deliberare e gli incarichi conferiti a professionisti dall’amministratore sulla base delle decisioni della chat condominiale che non rivestano carattere d’urgenza o non ricadano nell’ordinaria amministrazione non possono essere posti a carico del condominio se non in forza di una ratifica di tale mandato.

Nel caso in questione, il Tribunale ha revocato un decreto ingiuntivo che un professionista aveva ottenuto contro il condominio per un incarico ricevuto dall’amministratore in seguito a decisione assunta in chat .

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